Grande Cucina

Identità Golose: il 2017 è online

Dinamica, libera (da limiti e gabbie), interattiva e costantemente aggiornata. Così è la Guida 2017 targata Identità Golose: fortissimamente e felicemente online, come ben dichiara Paolo Marchi nella sua prefazione al baedeker virtuale. Che al momento conta 785 insegne: 444 in Italia a 241 all’estero. Anche se poi si aggiungono tutti gli indirizzi consigliati e suggeriti dagli chef. Raggiungibili velocemente con in clic.

Una bussola pratica e performante, capace (da sempre) di valorizzare i giovani emergenti. Così come cuoche e cuochi under 40 sono quelli premiati. E così se il miglior Chef è Matteo Baronetto Del Cambio di Torino, Martina Caruso del Signum di Salina è la migliore Chef, Virgilio Martínez del Central di Lima è il miglior chef straniero, Claudio Catino del ristorante Berton di Milano è il miglior sous-chef e Andrea Tortora del St. Hubertus di San Cassiano è il miglior chef pasticcere. Sul podio anche Gianni Sinesi del Reale di Castel di Sangro, incoronato quale miglior sommelier, mentre Barbara Manoni della veronese Casa Perbellini è la maître più talentuosa, Diego Rossi della Trippa meneghina è il cuoco che meglio utilizza la birra in cucina e il ristorante capitolino Zuma si aggiudica la laurea per la miglior carta dei vini e dei distillati. Ma non finisce qui? Al ristorante romano Metamorfosi di Roy Caceres va il merito dell’aver creato il più buon cestino del pane, Floriano e Giovanni Pellegrino del leccese Bros rappresentano la sorpresa dell’anno e gli Abbruzzino di Catanzaro si distinguono per esser la top family della ristorazione. Il miglior ffod writer è invece Ryan King.

Una guida connessa col mondo, capace di raccontare anche il mondo. Visto che sono ben 14 le città ritratte da 15 donne nella sezione Storie di Gola. Per scoprire un universo curioso e gustoso. A portata di link.  

Intanto, si annuncia la tredicesima edizione dell’attesissimo congresso: dal 4 al 6 marzo, sabato, domenica e lunedì. Piatto simbolo? Bordeaux by Enrico Crippa, ossia un meraviglioso cocktail di gamberi e radicchio tardivo. E se il tema vira ancora verso La forza della libertà, il riflettori si accendono sul viaggio. “Perché in fondo la cucina è una somma di viaggi, di scambi culturali”, spiega mister Marchi. A ottobre, invece, appuntamento con Identità Future a Host, mentre all’estero prendono forma Identità Chicago, Identità New York e Identità Boston. Altre novità? La collaborazione con TheFork, per portare in tournée per l’Italia Le Tavole di Identità Golose, nonché il sostegno delle attività di East Lombardy. Senza dimenticare il Premio Birra Moretti Grand Cru, che ha appena visto trionfare Giuseppe Lo Iudice del Retrobottega romano, con il suo dolce Banana “s”maltata.